Ecco come abbiamo trovato il casale nel 2002, prima della ristrutturazione e della trasformazione in Country House.

giovedì, 26 febbraio 2015 / Pubblicato in News

biroccio1-9Ebbene sì, questa è la prima immagine scattata a marzo 2002 quando per la prima volta abbiamo posato gli occhi su questo casale. Pioveva, la casa non era certo uno spettacolo, eppure, come succede sempre quando trovi quel qualcosa che cercavi, ce ne siamo immediatamente innamorati. Subito ci siamo resi conto delle potenzialità del posto e abbiamo fantasticato su come lo avremmo ristrutturato per portarlo a nuova vita e ad una nuova funzione, dato che doveva diventare, oltre a casa nostra, anche una struttura ricettiva.

La parte intonacata (quella bianca) era abitabile, dentro era bella, con degli ottimi materiali, noi l’abbiamo in parte cambiata aprendo dei passaggi per aumentare la luce e la vivibilità, ma sostanzialmente è rimasta la stessa. A una prima occhiata sembravano 2 case separate, invece il casale era uno, la parte centrale era crollata da tempo e dei muri non era rimasta traccia. Scoprimmo in seguito che i sassi erano stati usati per costruire dei muretti intorno alla proprietà.

31Nel giro di 3 mesi abbiamo lasciato Milano e ci siamo trasferiti qui, era giugno del 2002. Abbiamo preso 2 cani al canile comunale e abbiamo iniziato la nostra nuova vita!

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Primo inverno (2002/2003)

Abbiamo atteso 1 anno per avere il permesso di iniziare i lavori, nel frattempo abbiamo provveduto a sistemare tantissime altre cose, poi, a marzo 2003 sono iniziati i lavori veri e propri, abbiamo recuperato dal rudere tutto il materiale possibile, una fatica incredibile, tante cose da imparare, tanto divertimento e tanto mal di schiena ahahahah, non è la stessa cosa che stare in ufficio!

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Tutto il materiale del rudere è stato recuperato e messo da parte in attesa di essere riutilizzato.

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Operai al lavoro!

Una breve pausa pranzo e poi avanti fino a fine giornata.

La fortuna è stata che nel 2003, da marzo a giugno, non ha mai piovuto quindi la presenza degli operai è stata costante, giorno dopo giorno e i lavori sono andati avanti celermente.

Dopo qualche mese la casa era finita, FINALMENTE!!!

Immagine 006Che  soddisfazione!

Certo, così senza un filo d’erba, l’esterno non era un granché. Tutto il materiale recuperato (sassi, mattoni, vecchi coppi), sono stati usati per il rivestimento della casa e per il tetto.

Il materiale era talmente tanto che siamo riusciti a fare anche il marciapiede tutt’intorno alla casa.

Dopo poco la casa era così, il tempo di far crescere un po’ di verde… con l’erba attorno è tutta un’altra cosa no?

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Eccoci!

Eugenio, Antonella e Gianni, felici, contenti e soddisfatti!

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